Gentile Senatora,
Scrissi questo pezzo, poi
pubblicato sui giornali locali e vari blog, all'epoca del braccio di
ferro tra le assistenti di volo e la nuova governance di Alitalia..era
il settembre, se non ricordo male, 2008 al Governo il Presidente
Berlusconi che fece di tutto per evitare che Alitalia fosse svenduta,
insieme ai nostri contributi con le tasse, ai francesi come voleva il
precedente Premier Prodi, ben uso a svendere i gioielli di famiglia
italiani agli stranieri.
Ora dopo la Sua infelice ed altezzosa
dichiarazione "Noi siamo Parlamentari della Repubblica , mica
bidelle"...trovo che sia tornata attuale, dimostrando come certe
categorie ben poco hanno da spartitre col quotidiano e la fatica del
medesimo delle/gli italiane/i....
Allora dissi che
"l'assistente di volo, no, non poteva paragonarsi a noi"..ora dico che
preferisco le bidelle alle altezzose e snob Parlamentari della
Repubblica!
Angela Ronchini
Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria
"Gli assistenti di volo non sono più importanti di altri lavoratori"
Intervento di Angela Ronchini
LADISPOLI
- Ieri sera, per puro caso, ho assistito alla trasmissione di Rai3
“Ballarò” ed ho ascoltato allibita una dichiarazione che, alle mie
orecchie, è suonata quanto mai arrogante ed inopportuna.
Si
parlava, manco a dirlo, di Alitalia e nel corso del dibattito una
elegante e truccatissima assistente di volo nella sua firmatissima
uniforme verde, ha illustrato il perché non erano d’accordo con il
piano Fenice della cordata Cai.
A suo dire oltre ad una riduzione
del salario, il piano prevedeva una disponibilità a lavorare sette
giorni su sette, impedendo alla graziosa assistente di volo una vita
privata, dato che avrebbe dovuto spostarsi la dove la governance la
mandava, a questo punto il conduttore ha avuto l’ardire di paragonare
il lavoro dell’assistente di volo con quello di un comune,anonimo
professore di Liceo a cui viene assegnata una sede periferica e
lontana. Apriti cielo! Sdegnatamente la graziosa assistente di volo ha
risposto: “ Io sono un a assistente di volo, non posso essere
paragonata a nessun altro, io, in volo, devo badare alla sicurezza dei
passeggeri! -ripetendo- io non posso paragonarmi a nessuno io sono un
assistente di volo!”.
Non so gli altri, ma io sono saltata sulla sedia e, devo essere sincera una rabbia violenta mi ha invasa.
Qualcuno
ha mai detto alla elegante assistente di volo che per poco più poco
meno di € 1200 poliziotti, carabinieri, le forze dell’ordine tutte, a
cominciare dai vigili urbani, vegliano sulla nostra e sulla sua
sicurezza, ma rischiando la vita ogni giorno, 24 ore su 24, che spesso
rimangono uccisi e alle famiglie non sempre vengono date le tutele degli
operatori di volo Alitalia?
Qualcuno l’ha informata che
medici,infermieri, insegnanti , ect. hanno a disposizione un normale
giorno di riposo di 24 ore e non il giorno “alitalia” che ne dura 33?
Qualcuno le ha detto che centinaia di ragazze italiane e straniere, per
vivere,anzi sopravvivere, servono il caffè come fa lei, per €500-600
mensili ed a volte lavorano 10-12 ore al nero e senza tutele,
naturalmente raggiungendo il posto di lavoro con i mezzi pubblici, i
cui abbonamenti incidono non poco sul misero salario,NON accompagnate
dall’autista ( che peraltro è un onesto lavoratore che rimarrà per
strada)?
Qualcuno le ha detto che la perdita del suo posto, vale
nell’indotto la perdita di due posti di lavoro, di persone che molto
spesso, soprattutto se avanti con gli anni,sarà difficile collocare e
non avranno tutele o i cosidetti ammortizzatori sociali?
Potrei
andare avanti con gli esempi, ma quello che è importante dire che
nell’Italia in cui le famiglie non arrivano alla terza settimana del
mese, in cui i salari medi non sfiorano i € 1000, in un paese in cui
tutti noi sopravviviamo, lottiamo per mettere insieme il pranzo con la
cena, in cui padri e madri fanno anche due lavori per garantirsi il
necessario, non possiamo e non dobbiamo provare emozione se
un’assistente di volo non può avere una vita privata!
Il mio
pensiero va a quei lavoratori che purtroppo perderanno il lavoro, a
quegli operai che in altre situazioni non si sono visti offrire 7 anni
all’80% di stipendio, che non avranno, grazie all’impossibilità di
avere una vita privata dell’assistente di volo, a quei poliziotti
morti perché vegliavano sulla nostra sicurezza, ai medici che operano
non sempre in condizioni da “E.R.” all’impiegata delle poste, alla colf
rumena che si alza alle 4 del mattino, ai soldati che difendono la
nostra libertà dai terroristi, agli insegnanti che non avranno le
stesse tutele del personale Alitalia, penso alle madri single che vita
privata vogliono, ma spesso non possono avere, perché lavorano anche 12
ore al giorno…
No, gentile assistente di volo lei non può
paragonarsi a queste persone, non glielo permettiamo, non perché lei
sia diversa e più importante, ma perché lo siamo noi diversi: noi siamo
l’Italia del lavoro e del sacrificio, l’Italia comune, no, gentile
assistente di volo, lei non può paragonarsi a noi!
Angela Ronchini - Comitato delle Donne Ladispoli