Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria nell'esprimere la sua soddisfazione nel concretizzarsi della Giunta di Regione Lombardia  ,finalmente, “molto rosa”, a dimostrazione che le battaglie per la parità di genere intraprese fin dal 2010, andando per Tribunali, hanno prodotto un primo, concreto passo lungo la strada per una vera e piena applicazione di una Democrazia Paritaria compiuta, non possono, però, esimersi dall'esprimere perplessità su alcuni nomi di candidate che dovrebbero rappresentare nel governo regionale le donne che con fatica, sacrificio, anche economico, nell'indifferenza generale, a questo risultato hanno portato.
Consapevoli che la nostra è al momento, una guerra di occupazione di posizioni nei luoghi del decidere, non possiamo,però, rinunciare ad essere differenti, appunto donne, privilegiando merito, competenza, esperienza.
Ben sapendo che le scelte al maschile spessissimo, non rispondono a questi criteri, che del resto non vengono mai richiesti alla politica degli uomini, noi donne pretendiamo di più da noi stesse e dagli altri, soprattutto, noi donne di centrodestra che, con la nostra battaglia abbiamo conquistato la stima e il rispetto delle donne di opposizione e delle associazioni femministe, cambiando il concetto di donne belle, ma vuote di cervello,bambole da pettinare non possiamo, ancora una volta, vederci rappresentate da donne che vengono dal mondo dei media.
Rispettiamo e consideriamo capaci e meritevoli di una possibilità, tutte le donne, ma “oltre le gambe c'è di più” e siamo sicure che altre professionalità e competenze potranno essere espresse dai partiti di coalizione.
Certe della competenza che le donne di questa Giunta dovranno dimostrare a conferma della veridicità e necessità per un miglioramento e cambiamento sostanziale nel Governo di Regione Lombardia con la loro presenza e con il loro lavoro, chiediamo di essere rappresentate da donne in grado di affrontare questa sfida, che è vitale per proseguire sulla strada della Democrazia Paritaria e delle Politiche di Genere.
SIAMO DONNE, NON UOMINI!
 
 
La Presidente
Angela Ronchini