giovedì 17 luglio 2014

FUMMO LE PRIME A PROPORLO....

Lo scorso anno, un mese dopo il suo insediamento, noi, Articolo 51 insieme a DonneinQuota, artefici del suo esistere nella allora neonata Giunta paritaria Maroni,  incontrammo l'Assessora Bulbarelli e le presentammo una piattaforma di lavoro, cui aveva dato il suo apporto anche la Consigliera di Parità Regionale Carolina Pellegrini, contenente le proposte di cui pensavamo dovesse occuparsi la prima Assessora alle PO che Regione Lombardia aveva dopo 18 anni.
Non fu neanche presa in considerazione, poiché l 'Assessora ha sempre ritenuto sua priorità la casa, Aler, gli aiuti ai terremotati.......
Si ricorda delle Po solo al Tavolo del contrasto alla violenza.
Oggi ha annunciato trionfalmente l'istituzione di corsi di formazione specifici per 200 avvocati nelle provincie di Milano, Varese e Mantova.
La formazione inizia con gli avvocati, l'albo specifico comunque in Regione esisteva già da tempo, per poi proseguire con tutti i soggetti, comprese le Forze dell'Ordine, coinvolti nel contrasto alla violenza.
Ebbene questo era uno dei punti della nostra piattaforma elaborata e spedita all'Assessora il 9 APRILE 2013.
Ora sappiamo che per lei contano solo le elette o chi ha ruoli istituzionali, ma le associazioni hanno avuto ed hanno un ruolo determinante nel suo esistere ed un grazie lo meritavamo soprattutto noi di Articolo 51.
Di seguito la famosa piattaforma:

Piattaforma di richieste per Assessora Paola Bulbarelli alle PO.

"Le Associazioni femminili Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria, Donnein Quota, White Mathilda qui rappresentate dalle Presidenti Angela Ronchini, Donatella Martini, Luisa Oliva chiedono la discussione dei seguenti punti:

– Modifica alla attuale legge elettorale regionale per l'introduzione della doppia preferenza di genere.
Si è infatti constatato che nonostante l'introduzione obbligatoria dell'alternanza di genere, questo non ha comportato l'elezione in Consiglio Regionale di un numero di donne tale da poter essere incisivo sull'operare del medesimo. L'ONU fissa nel 30% la soglia dalla quale la presenza delle donne nelle assemblee elettive può dare svolte alle azioni di governo. Essendo tale soglia confermata e superata nel Parlamento Nazionale, non può Regione Lombardia non considerare la soluzione del problema , immediatamente come fatto in Regione Sicilia. Onde per cui roteniamo necessario essa sia modificata entri i prossimi 100 giorni

-L'istituzione di un tavolo permanente di discussione per un Politica di Genere

E' infatti necessario scindere le Pari Opportunità dalle politiche di Genere. Le PO sono ormai obsolete nella misura in cui coprono ampi spazi sociali, culturali, per la lotta alle discriminazioni, ma non perseguono unicamente, come da origine, il fine dell'empowerment femminile soprattutto a livello di assemblee elettive e ruoli istituzionali.
Il tavolo avrà la funzione di mainstreaming e si dovrà avvalere delle comptenze della Consigliera di Parità per l'indirizzo delle politiche di genere e per il contrasto alla discriminazione di genere in tutti gli ambiti lavorativi e socio-culturali.
Il tavolo dovrà interagire con tutti gli assessorati, in quanto le politiche di genere devono essere applicate a tutte le realtà socio economico sanitario scolastico ecc. Ovviamente il tavolo servirà allo sviluppo delle politiche di genere con proposte di immediata applicazione

– Consiglio per le Pari Opportunità

Istituito nel 2011 con Legge Regionale num.8, non ha ancora potuto funzionare nella sua piena competenza, per cui si chiede che l'Assessora si faccia garante del rispetto della normativa, mettendo locali e personale necessario al suo funzionamento a disposizione e prevedendo per il medesimo CPO un finanziamento senza il quale le funzioni a lui delegate dalla legge risultano di difficile applicazione.
Il CPO dovrà lavorare quotidianamente ed essere il promotore di controll0o su tutte le leggi emesse dal Consiglio Regionale, sulle decisioni degli Enti e partecipate. Al CPO sarà riconosciuta e rispettata la posizione di controllo che la legge stabilisce e sarà compito del CPO chiedere copia degli atti preventivamente per il controllo e l'analisi dei medesimi.

– Consigliera di Parità

E' ,poi, auspicabile una stretta collaborazione con le Consigliere di Parità, che avamposto sul territorio, sono a stretto contatto con le problematiche di genere, quali il lavoro,la discriminazione , la violenza in ambito lavorativo, la conciliazione, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani , soprattutto di donne e minori.

-Accesso ai media

Le Associazioni chiedono che l'Assessorato si impegni a promuovere le istanze, le proposte e quant'altro presso i media e la comunicazione in genere, in modo da poter diffondere i principi della democrazia paritaria.
E', infatti, noto che poco spazio viene dato alle donne per istanze “politiche” , essendo l'immagine delle donne per i media legata a fatti drammatici o/e di scandalo. Mentre è importante far conoscere e far prendere coscienza che il rinnovamento e l'efficienza passa anche e soprattutto da una maggiore presenza di donne nei vertici istituzionali, anche e soprattutto a contrasto dei fenomeni di violenza ed intolleranza.

– Legge per il contrasto alla violenza
Si chiede che detta legge sia finanziata e supportata da piani di informazione ed educazione.

-Nelle scuole a partire dalle primarie;

-Nel controllo preventivo delle immagini pubblicitarie attraverso il CORECOM;

- La riqualificazione e il potenziamento del consultori, come previsto dalla legge 194, anche come luogo di educazione alla sessualità e al rispetto della medesima per donne ed uomini e con indicazioni multilingue;

-Nei piani di sicurezza territoriale anche con la formazione specifica delle autorità preposte alla tutela della medesima ;

-Istituzione delle “bacheche rosa” presso stazioni e comandi di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale, dove possa raccogliere la denuncia personale femminile con preparazione specifica

-Istituzione presso i Pronto Soccorso dei “codici rosa”, ossia all'arrivo di donne con evidenti segni di violenza o abusi o maltrattamenti, queste devono essere condotte in aree separate ed immediatamente soccorse ed assistite oltre che dal personale medico, anche da psicoterapeuti, forze dell'ordine, ecc.

– Osservatorio per l'equilibrio di genere

Le Associazioni chiedono che sia prontamente istituito un osservatorio di monitoraggio e controllo sulle liste e sulle future giunte che usciranno dalla prossima tornata elettorale di Maggio 2013, in considerazione anche delle recenti sentenze che vanno dal CdS del Giugno 2012 alla recentissima del Tar Lazio Marzo 2013.

-Finanziamento progetti per la democrazia paritaria

Tenendo conto delle attuali condizioni di crisi e nel rispetto delle politiche di risparmio, si chiede ,laddove possibile, l'aumento del budget per il finanziamento di progetti per le politiche di genere e le PO.

Concludendo, da quanto richiesto è necessaria una stretta collaborazione tra assessorati, istituzioni, associazioni, territorio, che conferma la necessità dell'istituzione di un tavolo che porti Regione Lombardia ad una vera e compiuta Democrazia Paritaria."