mercoledì 25 novembre 2015

LA GIORNATA DEL SILENZIO



Oggi il Governatore Maroni celebra la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, peccato che lui stesso stia facendo violenza a noi tutte , dimenticando la rappresentanza di genere con una Giunta non paritaria e nominando un Assessore alla PO che si è sempre pubblicamente schierato contro la giunta paritaria, tanto che la sua nomina ha creato il vulnus stesso.
Violenza non è solo quella fisica, psichica, sessuale, verbale, è anche quella in cui si ignorano bellamente leggi e normative dando l'impressione che le donne non valgano o non possano avere incarichi amministrativi,diffondendo la cultura della donna inferiore o non capace. Per questo la nostra giornata sarà celebrata nel silenzio, quel silenzio che avvolge sempre le proteste e le iniziative delle donne nei media e sui giornali, quel silenzio umiliante di altre donne che , succubi di uomini, accettano di nominarli pur di non perdere il loro piccolo scranno , concesso per magnanimità dal potente di turno. Nel silenzio in cui vivono le madri separate, mentre si dà spazio ai padri separati che passano il messaggio che le ex son tutte brutte e cattive....oggi taceremo ,domani grideremo attraverso l'unico strumento, seppur non sempre amico, che abbiamo a disposizione: i Tribunali.!

giovedì 5 novembre 2015

LETTERA AL DIRETTORE



Egregio Direttore,
Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria, è, purtroppo ancora una volta, costretta a segnalare l’ennesima iniziativa di un Consigliere della Lista Maroni, teso a discriminare le donne, in questo caso le madri separate, per dare spazio ai soliti e contestabili vittimismi dei padri separati.
Ahimè dobbiamo, inoltre, ed ancora, sottolineare altresì la linea maschilista che da sempre è la politica del Suo giornale.
Il Consigliere Saggese, presenta una richiesta, cui perarltro ha già risposto a dovere in sede di Consiglio l’Assessora Aprea, perché le scuole lombarde di ogni ordine e grado siano obbligate a informare anche i padri dell’andamento scolastico dei pargoli in caso di genitori separati e/o divorziati, citando un caso accaduto in Emilia Romagna.
A prescindere dal fatto che non possiamo sapere per quali motivi quella mamma ha chiesto ed ottenuto, sicuramente con un supporto giudiziario, perché il padre non venisse informato (molteplici possono essere le cause a tutela del minore), possiamo citare un caso opposto accaduto a Monza, di un padre a cui “si doveva rispetto” non concedeva il nulla osta per il cambio di scuola, padre assente per 11 lunghi anni, padre naturale non convivente, mai versato un soldo di mantenimento, nessuna sentenza di affido condiviso, mai interessato del minore, ci sono voluti 4 mesi e molta pazienza per ottenere il nulla osta da una Direttrice che si era fatta Giudice, e solo al richiamo degli articoli specifici del codice (art.155 bis), questa lo concedeva, a dimostrazione che le scuole sono molto attente alla , terribile parola, biogenitorialità ed applicano più che ampiamente le disposizioni che, nel rispetto, come sempre,dei padri separati, legano le mani alle madri separate.
Caro Direttore l’affido condiviso non è soltanto lamentarsi e starnazzare contro le ex mogli, conviventi, madri, ma una responsabilità importante che prevede una presenza costante nella vita dei figli.
Troppo spesso il Suo giornale ha dato voce ai padri separati senza sentire l’altra versione o verificare i fatti.
Il Consigliere Saggese dovrebbe sapere che con “genitore collocatario” si intende quel genitore che si occupa H24 dei minori o figli che dir si voglia.
Quel genitore che si alza alle 5/6 del mattino per preparare la colazione, i figli, organizzare la casa, che corre da una scuola all’altra per accompagnarli, poi il lavoro, poi riprenderli, poi le attività sportive, poi le feste coi compagni, poi la spesa, la casa, preparazione pasti, gestire malattie e crisi, colloqui coi professori, compiti e ricerche…..ossia LA MADRE SEPARATA.
Non basta informarsi sull’andamento scolastico o portare i figli al cinema due weekend al mese, non basta attaccare la madre, per essere un genitore attento e consapevole, non basta.
Non basta nemmeno versare quei miseri mantenimenti che i tribunali stabiliscono: aver diritto alla biogenitorialità, significa gestire i figli H24 , cosa che i padri non fanno nemmeno durante il matrimonio.
Provi il Consigliere Saggese a presentare una proposta perché i figli, in stile americano, siano “collocati” sei mesi col padre e sei mesi con la madre, in quella casa, altra lamentela dei padri separati, che dimenticano essere questa assegnata ai figli ,non alla madre, ma che li vedrebbe impegnati H24, dovendo sacrificare abitudini e libertà e facendo quello che nemmeno da sposati/conviventi facevano….rileggere righe precedenti.
In un Paese in cui si perdonano gli stalker, se uomini, in cui un uomo che uccide, massacra, abusa, violenta una donna è tanto se fa 2/3 anni di galera, in cui la parità di genere è lontanissima, in cui una Regione Lombardia sarà nuovamente al Tar perché viola Statuto e Leggi nazionali, impunemente, sull’equilibrio di genere, in una Regione in cui le PO vengono messe nelle mani di un Assessore manifestatamente anti parità, origine lui stesso del vulnus “giunta squilibrata”, non possiamo né dobbiamo accettare questo continuo ,sottile, messaggio che noi donne tutte, separate, divorziate, conviventi, single, siamo solo delle arpie mangia soldi, desiderose di potere a scapito degli uomini eletti o meno, mariti padri o conviventi che siano.
Il cambio culturale deve passare anche da una corretta e terza informazione: i padri separati cercano sempre e solo le luci della ribalta, perché se difficoltà hanno loro, proviamo a pensare quante ne hanno le madri separate, che oltretutto devono affrontare i pregiudizi sociali, non dico maggiori, ma sicuramente alla pari coi padri.
Eppure noi non chiediamo e non strilliamo, non riusciamo nemmeno ad ottenere che si dia sempre la doppia versione dei fatti o almeno si dia voce anche alle madri separati. Abbiamo ben altro di cui occuparci: i figli, appunto, di questi padri separati….H24.
La scuola rispetta ed esegue perfettamente la normativa , sono i padri che non sempre capiscono l’importanza della condivisione e del lavoro di quelle unità umane che crescono materialmente i loro figli: le madri.
Cordialmente
Angela Ronchini
Presidente Ass. Art.51 Laboratorio di Democrazia Paritaria

http://www.ilgiornale.it/news/milano/genitori-separati-pagella-va-entrambi-1190554.html