Passione e merito: sono queste le basi da cui partire per selezionare la nuova classe politica. Due presupposti dai quali non è possibile prescindere in questa fase così delicata che il nostro Paese sta vivendo.
Basta con chi utilizza la politica e i partiti solo per i propri scopi personali.
Di passione e merito ho sentito di dover parlare oggi, a Milano, nel corso di un incontro promosso dall’Associazione “Articolo 51″ dal titolo “L’Altra Metà Del Cielo +1. La Democrazia Dimezzata”.
Un laboratorio di democrazia paritaria, questo, nel quale ci si confronta per studiare nuove strade che portino alla piena realizzazione delle donne e del loro protagonismo: nella politica, nelle istituzioni, nel mondo del lavoro.
E’ un periodo di crisi quello che stiamo vivendo, di disaffezione verso la politica e verso chi la politica la fa. Un momento in cui probabilmente nessuno avrebbe scommesso che tra tasse, balzelli, spred e rigore, avrebbe trovato spazio in parlamento la discussione – e la successiva approvazione alla Camera – della legge che introduce la “Doppia preferenza di genere” alle amministrative.
Invece un segnale forte è arrivato, proprio da chi la politica la fa con passione; così che, una volta approvata anche al Senato, le donne e gli uomini potranno avere la stessa opportunità di sedere tra gli scranni del Consiglio comunale della propria città, provincia o regione, e contribuire ad amministrarla. Passione e merito, dunque: le donne ne sono testimoni quotidiane, abituate come sono a doversi affermare, a parità di competenze, sui colleghi uomini. Allora perchè non far partire il cambiamento proprio da loro? Un’altra conferma è arrivata oggi da Milano: noi siamo pronte!