mercoledì 18 aprile 2012

LETTERA AL PRESIDENTE FORMIGONI: PERCHE' IL TRIBUNALE

Caro Presidente Formigoni,
Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria, sa di non essere nella lista dei favoriti e, probabilmente Lei sta rimpiangendo, anche di averci ammesso all'iscrizione dell'Albo Regionale, ma quello che ieri, Lei, non noi, ha sancito è una vittoria politica straordinaria per la battaglia dell'equa rappresentanza di genere.
Le Sue dichiarazioni, in verità, poco eleganti, sulla “sostituzione forzata dall'esterno di maschio con femmina” (neanche parlasse a Quark), hanno dato notorietà ad un successo più grande di quello che mai avremmo pensato raggiungere. Successo politico, soprattutto!
In questi mesi La abbiamo vista incrollabile, nella bufera mediatico-giudiziaria, che ha investito la Sua Giunta, non dar adito a sospetti, non rispondere, rigettare sdegnosamente qualsiasi coinvolgimento della sua amata Regione Lombardia, ma ha dovuto piegarsi alla sconfitta ed ammetterla di fronte ad un ricorso di donne: prima ancora dell'uscita della sentenza, Lei, ha ammesso l'inadeguatezza della Giunta nei confronti dell'equilibrio di genere.
Con questo ,ora, dovranno fare i conti tutti quelli che si troveranno a dover comporre Giunte siano esse comunali, provinciali ,regionali, perché, si sa, ciò che accade in Lombardia, piaccia o no, ha valenza nazionale.
Lei non trova giusto che i Tribunali “debbano intervenire in maniera così pesante nella composizione delle Giunte” che il Suo collega della Campania Caldoro ritiene atti politici insindacabili: bene, concordiamo pienamente, ma allora perché non applicare le norme statutarie che garantiscono l'equilibrio di genere negli organi di governo territoriale? Anche queste sono frutto di atti politici, regolarmente disattese siano esse negli Statuti comunali, provinciali, regionali.
Ed allora cosa dovremmo fare noi donne per veder riconosciuto il diritto ad un'equa rappresentanza di genere? Aspettare i prossimi 30 anni dietro le quinte e sperare che un “maschio” ceda volontariamente la poltrona, improvvisamente fulminato sulla strada di Damasco della rappresentanza di genere? Lei sa, quanto noi, che questo non accadrà mai e Lei né è la dimostrazione...forse non tutte Sue sono le responsabilità...certamente i Partiti ci mettono molto del loro non sponsorizzando candidature al femminile e anche dove ci sono molte elette, Campania docet, neanche lì c'è una Giunta al 50/50, Lei poteva dare un esempio di innovazione, se veramente credesse nella equa rappresentanza e nel fatto che” Regione Lombardia è attenta a valorizzare la rappresentanza femminile”, poteva fin dal 29 Aprile 2010, non diciamo fare una Giunta 8 a 8, quantomeno un 11 a 5 sarebbe stato incoraggiante.
Vede Presidente, noi Le abbiamo creduto,poi abbiamo dovuto difenderci, Le è stata offerta una seconda chance lo scorso 11 Gennaio 2012. Lei non l'ha colta. Ed allora non ci resta che continuare nell'unica strada percorribile: quella giudiziaria.
Lei sa che Articolo 51 non si fermerà, sa che un secondo ricorso al Tar è stato avviato, sa che dovrà ancora fare i conti con i Tribunali...adesso a Lei e a chi dopo di Lei, le redini del gioco per la equa rappresentanza di genere....noi continueremo con l'unico mezzo a nostra disposizione fintanto che in Italia tutte le Assemblee elettive, Giunte, Governo non siano composte al 50 + 1...femminile, ovviamente!
Angela Ronchini
Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria

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