E come sempre siamo arrivati al 31 Dicembre, come sempre
cerchiamo di fare un bilancio di ciò che è accaduto nei 12 mesi in partenza ecaricando
di sogni e speranze i 12 in atteraggio.
Il 2013 è stato, senza ombra di dubbio, e a mia modesta
memoria di sessantenne, l’anno dell’incredibile.
E’ iniziato con una campagna elettorale per le politiche,
che porterà gli italiani a votare, letteralmente, sotto la neve, cosa
insolitissima, visto che da noi, non si sa perché, si deve votare solo con il
caldo primaverile, massimo di giugno…..poi in un freddo primo pomeriggio di
Febbraio, verso le 15, mi pare di ricordare, il primo accadimento che mai
avremmo pensato poter vedere: le dimisssioni di Papa Benedetto XVI.
“Dichiaro di rinunciare al ministero…”
Questa la formula pronunciata da Benedetto XVI, in lingua latina: “Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”. “Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti”.
Questa la formula pronunciata da Benedetto XVI, in lingua latina: “Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”. “Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti”.
Quando la striscia rossa “dell’ultima ora” apparve sui tg ,non ero
certa di leggere bene e, ho avuto, per un attimo, la sensazione di essere
dentro un romanzo di Dan Brown.
L’imbarazzo, l’espressione di panico, misto alla consapevolezza di
non sapere cosa fare, di Padre Lombardi
alla conferenza stampa convocata poche ore dopo in fretta e furia, il Pontefice
aveva colto di sorpresa tutti, e già ciò costituisce un assoluto in seno alla
Chiesa che” sa sempre prima”,che non è mai colta impreparata, resterà
indellebile nella mia memoria, il suo accarezzare e mostrare continuo ai
giornalisti un volume con le”regole”, dava il senso dello smarrimento,
dell’imprevidibilità dell’accadimento. Faceva quasi tenerezza il suo tentativo di
rispondere, spiegare il come, la procedura, perché proprio il 28 Febbraio alle
ore 20 e poi la sede vacante e l’apertura dei procedimenti, cosa avrebbe
fatto,dove sarebbe andato, che posizione avrebbe avuto un Papa non più Papa, ma
nemmeno morto, un Papa che “era sceso dalla Croce”.
Credo che l’elicottero che il 28 Febbraio sorvola San Pietro nel
tramonto, ci abbia fatto vivere a tutti la sensazione di un deja-vu del film “Angeli
e Demoni” con il camerlengo che si fa esplodere sulla Piazza gremita di San
Pietro in attesa della fumata bianca….e tutti, in fondo, ci aspettavamo
accadesse qualcosa del genere.
L’elezione di un Papa argentino, poco conosciuto, proveniente dai
Gesuiti, che sceglie di chiamarsi Francesco, nome mai usato tra i Papi,
completa la sensazione di romanzo e richiama Nostradamus e la profezia del Papa
Nero che non è un Papoa africano, ma il Capo dei Gesuiti, come Bergoglio….appunto: sarà vicina la fine del mondo? Non penso,
certo che però in campo politico la fine del mondo in Italia c’è stata.
Infatti a,ncora non ci eravamo ripresi da tutto ciò che sotto una
nevicata intensissima, almeno a Milano, siamo andati a votare, ognuno con un
desiderio di vittoria, ognuno con l’arma potentissima della matita, almeno gli
esseri pensanti che sanno usare e capiscono il valore di quell’arma, non gli
utili idioti del non voto di protesta che servono solo a quelli che vorrebbero
contestare.
E il voto è stato la seconda incredibilità del 2013…praticamente
un pareggio a tre PD PDL M5S…..che ha messo il povero Bersani nella atroce
condizione di chi è arrivato primo, ma non ha vinto.
60 giorni di umiliazioni, di un Paese ancora il mano al Preside,
di grillini ignoranti e presuntuosi che pretendono, minacciano, ma non
propongono.
60 giorni di streaming televisivi, che ci hanno fatto vivere già
da subito l’arroganza dei primi arrivati, che si sono presi tutte le cariche di
Camera e Senato nella folle idea di fare un governo di minoranza, ossia un
governo che andasse a cercarsi i voti volta per volta, poi l’incapacità di
eleggere un nuovo Presidente impallinando da se stessi,gli arrivati primi, i
loro stessi candidati, nella brillante pensata di poter ripetere il 2006 ed
eleggersi da soli un Presidente amico.
I grillini, quelli nuovi, che candidano un vecchissimo comunista
arrogante e siccome non riescono a farlo eleggere occupano il Parlamento e
minacciano la marcia su Roma…..
Poi l’odiato Berlusconi, il nemico da abbattere, trova la soluzione
,pensando al danno che sta subendo il Paese Italia e cercando di trasformare
quell’assurdo pareggio in qualcosa di propositivo e necessario.
Eccoci quindi alla rielezione per la seconda volta, cosa non
prevista dalla Costituzione e mai accaduta, di un Presidente della Repubblica,
che tra i mal di pancia del Pd e delle sue senonoraquando, obbliga ad un
governo delle larghe intese PD/PDL……il Premier ha meno di 50 anni e già questo
è incredibile per gli standard italiani, coi Ministri è praticamente, sempre
per quegli standard, una classe di primina quella che va a governarci.
E tra quella classe una ministra di colore e una italianizzata ex
campionessa olimpica, tanto per non farci mancare nulla.
E finalmente il Parlamento varca la soglia del 31% di presenza
femminile fissata dall’ONU nel 1995 alla IV Conferenza Mondiale sulla Donna di
Pechino,come limite minimo per incidere su un cambio di passo….che ,però, in
Italia ancora non si vede.
Sembra veramente un cambio generazionale prepotente e promettente,
visto che ,poi, a pungolare ci sono un Renzi, un Salvini, una Meloni.
Invece sappiamo tutti come è andata: l’odio ventennale si è
materializzato, i PM si sono scatenati un giudice ha condannato, lo scandalo è
scoppiato, subito sopito, il rieletto ha permesso si calpestasse la
Costituzione fino al voto palese in Senato, che fu usato contro gli avversari
l’ultima volta nel ventennio fascista…..il tradimento, un governo di minoranza,
la sensazione che più che Letta in Italia governi la Merkel che gli ordini
partano da Berlino…insomma il golpe che nessuno vuole ammettere.
Nel frattempo la Lombardia diventa leghista, finisce il ventennio
formigoniano, il nuovo Governatore insedia una Giunta “rispettosa della parità
di genere”, nasce il primo Assessorato alle PO di Regione Lombardia: grande e
importante vittoria delle donne che hanno voluto fortemente questa Giunta con
tutti i mezzi possibili..tribunali inclusi.
La crisi morde ancora di più, i posti di lavoro diminuiscono, il
potere di acquisto degli stipendi varca a mala pena la terza settimana del
mese, la voglia di ritorno alla nostra vecchia liretta aumenta….e mentre
Bruxelless minaccia e pretende, anche in Francia si fanno largo ,con una donna,
Marine Le Pen, quelli che dell’euro hanno le borse piene.
Economisti, sociologi, politologi cominciano a dichiarare,
timidamente, che l’euro altro non è stato che
la Werchmatt senza cannoni e panzer della Germania che sembra stia
vincendo quella guerra di conquista che per due volte aveva perso.
L’Italia perde Telecom, Alitalia, l’acciaio ILVA, sta per perdere
Eni, Enel, Finmeccanica,persino la Rai, riportiamo in Italia la moglie di un
dissidente kazako, ma i Marò sono ancora in India,famiglie adottanti bloccate
in Congo, tifosi arrestati in Polonia, i femminicidi sono doppiamente
giornalieri, i rom e i migranti, clandestini o meno, la fanno da padroni,
Kabobo ammazza, ma è da comprendere……ci preoccupiamo di clandestini con
satellitare e telecamera che pagano 6000$ per venire ad invaderci, ma non dei
pensionati che rovistano tra i rifiuti per mangiare dopo aver lavorato una
vita….chiudiamo fabbriche per i più svariati motivi su ordine dei tribunali
senza pensare che avremo altri disoccupati e conseguenti nuclei familiari ed
indotto legato, in difficoltà, ci dicono essere prioritari lo ius soli, la legge
contro l’omofobia e i matrimoni gay, intanto, però, vediamo sparire
silenziosamente la libertà di espressione e apparire all’orizzonte la Hazet 36,
mentre la Polizia, sempre più delegittimata, toglie caschi e concorda con chi
manifesta, quelli seri ,ovviamente, non i distruttori di città che nessuno
persegue, anzi diventano eroi, anche senza Franca Rame che li difende.
In tutto questo i media televisivi e cartacei, si occupano del
matrimonio di Belen, che non si sa che meriti abbia, della presunta figlia di
Balotelli, ancora della Minetti,delle solite escort, della compagna di
Berlusconi , che come lui è colpevole di un qualcosa a prescindere……
Muoiono Andreotti,con 50
anni di misteri, Jannacci, Califano, Magni, Franca Rame, Margherita Hack e
tanti /e altri/e , che data l’età, non hanno nulla di incredibile, ma che i
media dichiarano esserlo.
Mi fermerei qui….in questa sintesi, poco breve, dell’incredibile
2013, tanto ancora dovrei dire e scrivere, ma preferisco concludere con la
notizia più inaspettata e incredibile che questo 2013 mi ha portato: divento
Nonna!
Una riflessione? Un bilancio? Positivo ? Negativo?.....Direi tutto
sommato positivo, perché le cose incredibili portano sempre cose credibili e
tutto ha una sua ragione di essere, è sempre necessario un rito di passaggio,
prima di grandi cambiamenti….nel bene e nel male il Parlamento è ringiovanito,
una idea che è necessario un ponte tra esperienza e intraprendenza ha iniziato
la sua costruzione, certi tabù sono stati scardinati……
Per il 2014 cosa aspettarsi? Data l’età non ho sogni pindarici o
grandezze da raggiungere, non mi aspetto molto, solo che sia un anno “usato
sicuro” e ovviamente il mio primo nipote!
Angela Ronchini
Presidente Ass. Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria
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