lunedì 6 ottobre 2014

IL FEMMINISMO NON RADICAL-CHIC

Femministe non radical chic contro l’inciucio alla milanese

Forza Italia fa l’inciucio alla milanese. E il mondo di centrodestra gli si fionda contro a ribadire che, specie con Pisapia, nessun accordo èPd possibile.
A entrare in polemica col centrodestra è, nello specifico, Articolo 51, associazione di area a tutela della donna (l’articolo 51 della Costituzione è quello che tutela la parità dei sessi): «A fronte diproblemi concreti – scrivono dall’associazione – di igiene, cura degli spazi pubblici, sicurezza, servizi da terzo mondo, ormai offerti da Amsa e Atm, e più in generale la gestione del Comune di Milano i nostri consiglieri, capogruppo in testa, preferiscono occuparsi di non far perdere l’appalto per MM4 e i conseguenti finanziamenti, a chi ha vinto l’appalto».
Una situazione intollerabile visto che «ai cittadini e alle cittadine poco importa dei massimi sistemi, della MM4, di Expo. Noi vogliamo la città pulita, i marciapiedi lavati, gli incroci sgomberati da discutibili giocolieri e lavavetri, vogliamo che la spazzatura sia ritirata entro le sei del mattino, come sempre accaduto, non alle 5 del pomeriggio, che i mezzi Atm siano puliti, puntuali, funzionanti, che le aree cani non vengano usate come latrine e lavatoi da rom ed immigrati, mettendo a rischio la salute nostra e dei nostri pelosi, che si possa fare un biglietto senza essere circondati, che si possa prendere un treno senza problemi, che non si vedano mendicanti ovunque, buche e manti stradali riparati».
Difficile dar loro torto se consideriamo che le situazioni descritte stanno proliferando proprio sotto Pisapia. E che, da qualche tempo, con una strana coincidenza su quello che avviene sul piano nazionale (leggi Renzusconi) il centrodestra meneghino, da sempre molto combattivo, sembra aver tirato fuori il Calumet della pace. Guarda caso da quando, poche settimane fa, il combattivo Fabrizio De Pasquale è stato sostituito dal ben più giovane (e mite) Pietro Tatarella nel ruolo di capogruppo.
ronchini bulbarelli
Angela Ronchini (a destra) con l’assessore regionale Paola Bulbarelli
Da Articolo 51, però – ci tengono a far sapere – di non occuparsicerto solo di politica. Anzi: in questi mesi stanno portando avanti una seria campagna per aiutare le donne che hanno subitoviolenza. Una vera e propria «task force preparata, in grado di intervenire nel momento in cui una donna trova il coraggio di chiedere aiuto»», come l’ha definita Angela Ronchini, presidentessa dell’associazione, da anni attiva in tema di diritti delle donne. Un modo per evitare che una donna abusata debba, una volta fatta la denuncia, ritornare fra le mura domestiche condivise con un uomo violento.
Già perché, a differenza di molte altre associazioni del settore, Articolo 51 punta più all’azione che alla vuota retorica: la difesa concreta delle donne e la richiesta di «pene più severe» per chi fa loro del male.

http://www.lintraprendente.it/2014/10/femministe-non-radical-chic-contro-linciucio-alla-milanese/



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