Un'amica ha riproposto questa mia
lettera al Governatore Formigoni che scrissi il 17 Aprile scorso
,dopo la seconda udienza dell'appello in CdS contro la Giunta del 15
a 1. Quella sera ottenemmo una vittoria politica straordinaria,
costringendo il Governatore ad ammettere che la Giunta sarebbe stata
“abbattuta”(parole sue) per non equilibrio di genere e che prima
di vederla azzerata, preferiva sostituire forzatamente “assessore
maschio con assessore femmina”. Allora non pensavamo che il CdS il
21 Giugno ci avrebbe dato una vittoria epocale sancendo principi mai
sanciti prima e che il prossimo 21 Novembre sarà lo stesso al TAR
Lombardia per la seconda Giunta, che, seppur azzerata, costituisce un
riconoscimento di principio. Ebbene credo sia bene riproporla ,
questa lettera, ...in questo momento in cui, mai lo avremmo pensato,
il Governatore necessita anche del nostro sostegno, ed è bene , tra
idee di Giunte ponte, elezioni, nuove
leggi elettorali, regionali e
nazionali, doppie preferenze e quant'altro, ricordare che nel
frattempo lo scorso 21 Giugno il CdS ha sancito l'obbligatorietà
delle norme statutarie in materia di equilibrio di genere e che le
Giunte devono essere obbligatoriamente pari matematicamente ,nei
generi o al numero più prossimo alla metà numerica....forza
Governatore, Lei può e deve per il bene di tutti fare vera e forte
innovazione....pulizia , concretezza..quella che solo noi donne
sappiamo mettere in atto!
E con forza imponga la doppia
preferenza di genere e ci mandi subito a votare: le donne non la
deluderanno..E' il nostro momento e da questa palude solo noi
possiamo fare in modo che il Paese e la Lombardia emergano
vittoriose!
Le donne di Articolo 51 Laboratorio di
Democrazia Paritaria
Caro Governatore Formigoni,
Articolo 51 Laboratorio di Democrazia
Paritaria, sa di non essere nella lista dei favoriti e,
probabilmente Lei sta rimpiangendo, anche di averci ammesso
all'iscrizione dell'Albo Regionale, ma quello che ieri, Lei, non
noi, ha sancito è una vittoria politica straordinaria per la
battaglia dell'equa rappresentanza di genere.
Le Sue dichiarazioni, in verità, poco
eleganti, sulla “sostituzione forzata dall'esterno di maschio con
femmina” (neanche parlasse a Quark), hanno dato notorietà ad un
successo più grande di quello che mai avremmo pensato raggiungere.
Successo politico, soprattutto!
In questi mesi La abbiamo vista
incrollabile, nella bufera mediatico-giudiziaria, che ha investito
la Sua Giunta, non dar adito a sospetti, non rispondere, rigettare
sdegnosamente qualsiasi coinvolgimento della sua amata Regione
Lombardia, ma ha dovuto piegarsi alla sconfitta ed ammetterla di
fronte ad un ricorso di donne: prima ancora dell'uscita della
sentenza, Lei, ha ammesso l'inadeguatezza della Giunta nei confronti
dell'equilibrio di genere.
Con questo ,ora, dovranno fare i conti
tutti quelli che si troveranno a dover comporre Giunte siano esse
comunali, provinciali ,regionali, perché, si sa, ciò che accade in
Lombardia, piaccia o no, ha valenza nazionale.
Lei non trova giusto che i Tribunali
“debbano intervenire in maniera così pesante nella composizione
delle Giunte” che il Suo collega della Campania Caldoro ritiene
atti politici insindacabili: bene, concordiamo pienamente, ma allora
perché non applicare le norme statutarie che garantiscono
l'equilibrio di genere negli organi di governo territoriale? Anche
queste sono frutto di atti politici, regolarmente disattese siano
esse negli Statuti comunali, provinciali, regionali.
Ed allora cosa dovremmo fare noi donne
per veder riconosciuto il diritto ad un'equa rappresentanza di
genere? Aspettare i prossimi 30 anni dietro le quinte e sperare che
un “maschio” ceda volontariamente la poltrona, improvvisamente
fulminato sulla strada di Damasco della rappresentanza di genere?
Lei sa, quanto noi, che questo non accadrà mai e Lei né è la
dimostrazione...forse non tutte Sue sono le
responsabilità...certamente i Partiti ci mettono molto del loro non
sponsorizzando candidature al femminile e anche dove ci sono molte
elette, Campania docet, neanche lì c'è una Giunta al 50/50, Lei
poteva dare un esempio di innovazione, se veramente credesse nella
equa rappresentanza e nel fatto che” Regione Lombardia è attenta
a valorizzare la rappresentanza femminile”, poteva fin dal 29
Aprile 2010, non diciamo fare una Giunta 8 a 8, quantomeno un 11 a
5 sarebbe stato incoraggiante.
Vede Presidente, noi Le abbiamo
creduto,poi abbiamo dovuto difenderci, Le è stata offerta una
seconda chance lo scorso 11 Gennaio 2012. Lei non l'ha colta. Ed
allora non ci resta che continuare nell'unica strada percorribile:
quella giudiziaria.
Lei sa che Articolo 51 non si fermerà,
sa che un secondo ricorso al Tar è stato avviato, sa che dovrà
ancora fare i conti con i Tribunali...adesso a Lei e a chi dopo di
Lei, le redini del gioco per la equa rappresentanza di genere....noi
continueremo con l'unico mezzo a nostra disposizione fintanto che in
Italia tutte le Assemblee elettive, Giunte, Governo non siano
composte al 50 + 1...femminile, ovviamente!
Angela Ronchini
Articolo 51 Laboratorio di Democrazia
Paritaria
Nessun commento:
Posta un commento